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Geomorfologia

Il territorio del Comune di Putignano si inserisce, a più grande scala, in un contesto geodinamico in stretta relazione con la composizione litologica e l’assetto strutturale dei terreni affioranti, costituiti essenzialmente da una serie calcarea mesozoica nota in letteratura con il nome di Calcari delle Murge, sulla quale, prevalentemente sulla fascia costiera, poggiano in trasgressione i depositi quaternari delle Calcareniti di Gravina. La sequenza stratigrafica è completata da depositi continentali residuali (terre rosse) e, limitatamente al fondo delle lame, da sedimenti alluvionali.

Sotto il profilo morfologico l’area in cui ricade il in esame può essere, schematicamente, suddivisa in tre zone:

  1. un’estesa area con caratteristiche di altopiano e quote comprese tra 250 e 450 m s.l.m.;
  2. una zona costiera, di estensione più limitata, che parte da 130 m di quota e degrada, dolcemente, verso il mare con salti di pendenza in di piccole scarpate che delimitano i terrazzi di abrasione marina impostati sui depositi calcarenitici;
  3. la terza zona, compresa tra le due aree già descritte, è costituita da una scarpata di faglia molto ripida, disposta subparallelamente alla costa e si estende da Conversano ad Ostuni.

In tutta l’area murgiana è fortemente presente il fenomeno del carsismo che però non si manifesta ovunque con la stessa intensità a causa dei diversi caratteri morfologici, litologici e strutturali del territorio, quali acclività del substrato,  porosità e natura dei sedimenti che costituiscono le rocce, presenza di discontinuità e loro giacitura, nonché la presenza di terreni di copertura.

Da un punto di vista strutturale la Murgia è interessata da faglie sub-verticali con direzioni WNW-ESE e NE-SW e subordinatamente E-W.

Il sistema di fratturazione più evidente, anche nello stesso di Putignano, è quello secondo la direttrice WNW-ESE.

Il territorio del Comune di Putignano, per tutta la sua estensione, risente molto dell’impatto ant:ropico, che si evidenzia soprattutto nell’urbanizzazione e nelle pratiche agricole.

Le aree urbane si sono concentrate essenzialmente a ridosso dell’antico centro abitato e lungo la SS 172 in direzione Turi ove è sorto il quartiere noto con il nome di S. Pietro Piturno, mentre in corrispondenza della zona immediatamente a sud dell’abitato principale si è sviluppata un’attività prevalentemente di tipo industriale.

Anche la zona rurale del territorio ha subito un forte impatto antropico, noto come “urbanizzazione delle aree rurali”. Questa parte di territorio, pur mantenendo una densità abitativa relativamente bassa, presenta un alto numero di costruzioni rurali utilizzate prevalentemente nel periodo estivo per scopi abitativi.

La porzione di territorio che in maniera minore ha risentito di questa forma di urbanizzazione è quella ad ovest in direzione del Comune di Gioia del Colle, ove si trovano essenzialmente terreni ad uso seminativo e boschi, e sporadiche aziende agro-zootecniche (masserie), comunque in numero rilevante ma poche rispetto alla superficie in oggetto, il che contribuisce a tenere bassa la densità abitativa.

Geologia
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