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Eventi sismici

Il 20 marzo 2003 si è introdotta una nuova Classificazione Sismica dell’intero territorio nazionale, che è stato suddiviso in 4 zone, evidenziando così la sismicità dell’intero territorio nazionale. Nella zona 3 è confluito il Comune di Putignano per il quale è obbligatoria la progettazione antisismica anche agli edifici ordinari, gli edifici strategici e ad alto rischio. E’ importante valutare l’antisismicità di quegli edifici costruiti in data precedente ed adibiti ad uso pubblico (scuole, ASL, ospedali, cinema e teatro).

Per il Comune di Putignano non vi sono notizie storiche di un grave terremoto che abbia danneggiato gli edifici. Nel XX secolo continua la calma sismica, interrotta episodicamente da piccoli risentimenti. Con l’ampliamento delle Reti Sismiche nazionali e locali è possibile ora migliorare le conoscenze sismiche nel senso sia di una più precisa collocazione degli epicentri e sia nel riconoscimento e studio dell’attività sismica di medio bassa intensità, cosi determinante negli studi sismotettonici regionali. I fenomeni sismici, molto spesso nemmeno avvertiti dalla popolazione, possiedono una notevole importanza geodinamica poiché stanno a testimoniare l’esistenza di strutture geologiche attive.

A conclusione, al di là delle inevitabili inesattezze ed incompletezze storiche, riferibili ai tempi più antichi, lo studio della Provincia afferma che un problema che rimane aperto è quello della determinazione del periodo di ritorno, dato che gli avvenimenti recenti in aree considerate poco sismiche o asismiche riaprono questo capitolo nel senso che se le attuali conoscenze sismogenetiche non lasciano intravedere la presenza di strutture tettoniche capaci di generare terremoto molto distruttivi, ciò non esclude la possibilità di dover subire terremoti mediamente distruttivi, come si rileva dalle massime intensità macrosismiche osservate nel passato nell’area Irpina.

Visto che non è possibile prevedere data ed intensità di un evento sismico, per questo tipo di calamità non sono attuabili le fasi fondamentali di attenzione e di preallarme per l’attivazione dell’Unità operativa di Protezione Civile, del C.O.C. (Centro Comunale Operativo) e per l’organizzazione dei soccorsi. Quella che si viene pertanto ad attivare in caso di terremoto è un’unica fase, in cui si sviluppano contemporaneamente le attività di emergenza e di soccorso.

Vedi anche le norme di autoprotezione in caso di terremoto

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