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Panico di massa

Questa classe di eventi comprende gli scenari di rischio che possono derivare dall’assembramento, per un limitato periodo di tempo, di una folla di persone, in ambiti territoriali circoscritti a causa di attività derivanti dalla vita sociale dell’uomo (feste, eventi di carattere politico, religioso, culturale, sportivo, ecc.).

In questo tipo di scenari molta importanza riveste il numero delle persone presenti, l’estensione e la durata dell’assembramento, variabili in funzione delle quali si possono distinguere due modelli:

  1. modello ad accumulo, quando in un’area definita il numero dei presenti raggiunge il suo massimo dopo una fase iniziale di accumulo progressivo e limitato nel tempo, rimane costante per un periodo di tempo definito, per diminuire con andamento inverso alla fase di accumulo (deflusso degli spettatori)
  2. modello dinamico, quando il numero dei presenti varia per il continuo sommarsi e sottrarsi di persone in entrata e in uscita (ad esempio, il flusso di clienti di un supermercato).

L’avverarsi di un evento improvviso che scateni panico può rivelarsi catastrofico, a causa della difficoltà di deflusso derivante dalla conformazione urbanistica del Centro Storico (vie strette, restringimenti, archi) e dei problemi legati all’accessibilità dei soccorsi alla zona interessata.

Poiché un grande afflusso di persone a Putignano è una eventualità conosciuta in anticipo, risulta evidente che la sostanza del piano consiste in tutta una serie di procedure e azioni da mettere in atto in previsione dell’evento, agendo quindi sostanzialmente e quasi interamente sulla prevenzione, allo scopo di mitigare le conseguenze di eventi che possono creare situazioni ad alto rischio. Questa preparazione sarà descritta come fase di prevenzione, e dovrà essere attuata ogniqualvolta è prevista la presenza a Putignano di un notevole afflusso di visitatori.

In occasione di alcuni eventi quali importanti manifestazioni religiose o i giorni di maggior presenze del Carnevale, si verificano grandi afflussi di turisti e fedeli, che si aggiungono agli ospiti che frequentano il Centro Storico.

Alcune zone si affollano al punto tale da rendere necessaria la creazione di sensi unici per permettere il fluire delle persone, le porte di accesso al centro storico devono essere vigilate per la sicurezza delle persone, delle cose e del patrimonio artistico e storico. In alcuni momenti dei giorni di punta del Carnevale l’afflusso di persone può creare dei veri e propri “tappi”, ingorghi pericolosissimi dove centinaia di persone rimangono bloccate in alcune strettoie del percorso urbano, creando situazioni di potenziale gravissimo pericolo per la loro incolumità.

In caso di eventi, che richiamino un gran numero di visitatori, o nel corso di eventi in cui si abbia l’assembramento, per un limitato periodo di tempo, di una folla di persone, in ambiti territoriali circoscritti, la prevenzione è fondamentale per la mitigazione delle conseguenze di un qualsiasi evento capace di scatenare reazioni di panico tra la folla. L’evento va quindi programmato con attenzione nei confronti delle tematiche della sicurezza e della prevenzione, ed il suo svolgimento va costantemente monitorato per ottimizzare la tempestività dell’intervento di soccorso in caso di necessità.

Tra le misure di prevenzione che si suggerisce di adottare, va innanzitutto inserito un numero massimo di presenze compatibili e, di conseguenza, il controllo degli accessi al centro urbano per accertare il numero di arrivi ed eventualmente bloccare ulteriori afflussi, provvedendo anche all’informazione preventiva dei partecipanti sulle misure di sicurezza e autoprotezione da adottare in caso di emergenza (percorsi per raggiungere il luogo dell’evento e vie di fuga). Ulteriori misure di prevenzione che vengono suggerite riguardano i luoghi in cui si svolgono attività a grande richiamo di pubblico, i quali dovrebbero essere dotati di segnaletica di emergenza (anche provvisoria) indicante le vie di fuga e, qualora l’evento si svolga in orari notturni, anche di illuminazione di emergenza.

Va inoltre effettuato, d’intesa con i preposti all’ordine e alla sicurezza pubblica, un controllo sulle gradinate in metallo e sulle occupazioni del suolo pubblico per cantieri od altro, soprattutto nelle aree soggette ad intasamenti frequenti o urbanisticamente più vulnerabili in caso di grande afflusso.

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